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venerdì 25 maggio 2012

Secondo Gradino

Quartetto Terrestre

nusica.org

 

La seconda produzione dell’etichetta nusica.org è già on line e vede impegnato l’inedito Quartetto Terrestre formato da Alessandro Fedrigo al basso acustico, Giancarlo Bianchetti alla chitarra acustica, Achille Succi ai clarinetti e Carlo Alberto Carnevali batteria e percussioni. Non mi soffermo sulla filosofia dell’etichetta per la quale vi rimando al sito della stessa che vi consiglio di visitare e concentro le mie osservazione su quella che io ritengo una delle più riuscite produzioni musicali fin qui ascoltate in questo 2012. I protagonisti operano su dieci composizioni originali scritte appositamente per l’ensemble da Alessandro Fedrigo che per la stessa etichetta ha già realizzato l’album Solitario, potete leggerne la recensione qui. Ci si ritrova così ad ascoltare  raffinate partiture che sembrano accostare l’espressività rarefatta della musica da camera ad una dialettica jazz. Sono composizioni caratterizzate  da quelle che l’autore chiama strutture intervallari: una successione di micro-episodi cangianti per dinamiche e ambient. Ne sono un esempio “Protone” dalle geometrie spigolose, dalle sonorità ricercate e dall’interazione nervosa oppure “Space Jazz Astro Bop” con le sue intersezioni bop e i veloci svolgimenti. E ancora “Il Cerchio” dalle linee melodiche sinuose e toccanti così ben tracciate da Succi al clarinetto. Ci sono poi composizioni dalle strutture più coerenti, seppure articolate,  come l’iniziale “Daltonica Notte” suggestiva ed eterea nell’intro, armoniosa nel suo divenire reale e definita. C’è una notevole attenzione all’estetica musicale in questo lavoro  così come un continuo riferirsi al jazz che trova sublimazione nei due brani “Sim Gun” e “Bipede” dedicate rispettivamente a Charles Mingus e a Charlie Parker. Fluida e snella la prima, struggente e nostalgica la seconda, intrisa di una melodia che contiene tutte le note della “Anthropology” del grande sassofonista. Chiude le selezioni “Il compositore compone” a metà tra classica e avanguardia. Un lavoro questo del Quartetto Terrestre frutto di un’attività di ricerca operata in primo luogo da Fedrigo in sede di composizione e poi da tutto il gruppo durante la realizzazione del progetto. Quattro musicisti la cui caratura tecnica ed  espressiva è già ampiamente nota e che in quest’ambito si mostrano particolarmente ispirati ed in ideale sinergia come ci si può rendere conto andando ad ascoltare tutti i brani sul sito nusica.org. Da lì è possibile eseguirne anche il download in modo assolutamente legale, leggerne le partiture ed acquistarne il cd. Tutto questo è nusica.org, una risorsa imprescindibile per la musica di qualità.


Giuseppe Mavilla




 

giovedì 12 dicembre 2013

Live in Brno

Alessandro Fedrigo / Danilo Gallo

nusica.org



C'è una realtá singolare nell'universo delle etichette discografiche italiane: è nusica.org, ha sede a Treviso in Veneto ed è nata da un'idea di Alessandro Fedrigo. Chi frequenta con assiduità questo blog conosce giá le tre produzioni pubblicate da nusica.org ma sopratutto conosce modi e metodi di diffusione delle relative realizzazioni discografiche. È tutto disponibile in rete sul sito dell'etichetta, in formato compresso, nella fattispecie in mp3, corredato dalle relative partiture e tutto quanto è scaricabile a costo zero. Inoltre per chi come me non preferisce la musica liquida, prima o poi ve ne darò ampie motivazioni, è possibile acquistare il relativo cd che viene stampato in tiratura limitata con ogni copia numerata. Fin qui ciò che riguarda l'etichetta in generale mentre relativamente alle produzioni va detto che con quest'ultima, di cui vado a occuparmi si arriva a quota quattro, sono infatti già edite Solitario di Alessandro Fedrigo; Secondo Gradino del Quartetto Terrestre; Idea F del Fazzini Fedrigo XY Quartet. Potete leggerne la recensione su questo blog cliccando sul relativo autore. Live in Brno, registrato nell'inverno 2012 in Cecoslovacchia, vede affiancati due contrabbassisti dal layout espressivo diverso l'uno dall'altro: Fedrigo,vera anima di nusica.org fine compositore, utilizza una chitarra basso, acustica fretless, quindi senza tasti, di cui è acuto cultore, effetti e vocals mentre Gallo, tra i fondatori del collettivo El Gallo Rojo, alterna basso elettrico ed acustico, effetti, flauto, oggetti e giocattoli vari. Entrambi vantano un curriculum di prestigiose collaborazioni e nutrono una comune vena sperimentale sulla quale si ritrovano magnificamente in sintonia malgrado non hanno mai suonato insieme prima di questo live. Inoltre i sue sono accomunati dalla voglia di innovare il rapporto con i propri strumenti, di scoprire ogni possibile sfaccettatura sonora, contaminandone, se risulta utile alla causa, le timbriche attraverso apparecchiature elettroniche. Vogliono insomma scoprire il confine tra suono e rumore e come possano rappresentare insieme una realtà sempre più informatizzata, sempre più dipendente dalla tecnologia, sempre più attaccata da rumori urbani, a volte ossessivi, che sembrano voler soffocare la vocalità naturale dell'essere vivente. Ed è così che le tredici tracce contenute nel cd, alcune delle quali vere e proprie composizioni scritte, altre libere improvvisazioni, tutte originali e tutte firmate dal binomio protagonista, risultano essere un campionario di idee esclusive, di interazioni, in alcuni casi apparentemente spurie o azzardate che invece si rivelano, nei successivi ascolti, intriganti pur se per qualcuno discutibili. Non mancano episodi di natura più lecitamente normale, ma non certo di routine, come “Saturn” dalla struttura ostinata con un interplay fortemente intimo fra i due musicisti o brani dall'ambient sottilmente minimalista, con un incedere sghembo come accade in “Ukolébavka Chrestýš”. E poi il passo lento e claudicante di “Malo Mesto” o “Blues Pro Sebe” il blues che ricorda le atmosfere nebbiose di alcuni album di Tom Waits. Percorsi sonori che si alternano a porzioni abrasive dirompenti, vedi “Opice Na Rameni” o “Prekryti” rumorosa e tecno e “Dávno” dove un campionario di rumori elettronici copre il bisbigliare umano, chissà, forse per testimoniare come la tecnologia sta imbavagliando la comunicazione sociale tra le persone. Questi alcuni aspetti sicuramente importanti e da sottolineare, marcatamente, di un lavoro coraggioso che premia la costanza audace di due musicisti decisi ad affermare l’idea comune di un’ avanguardia non avulsa dalla realtà.