martedì 11 marzo 2014

Floodstage

John Hébert Trio

Clean Feed


Il contrabbassista John Hébert riunisce il suo trio con il batterista Gerand Cleaver ed il pianista francese Benoit Delbecq, con i quali ha già inciso il riuscitissimo Spiritual Lover, per dare vita ad un album che accosta le dinamiche afroamericane, ben gestite da un'accorta sezione ritmica, un binomio tra i più attivi sulla scena newyorkese, con il layout espressivo, sicuramente personalissimo, del pianista francese, segnato da una forte influenza della cultura musicale europea. Undici composizioni della quali dieci originali, nove firmate da Hébert e una da Delbecq ai quali si aggiunge la ripresa di “Just A Closer Walk With Thee” brano di gospel tradizionale. Ricercato, e per alcuni aspetti innovativo, il pianismo di Delbeq che spesso fa pensare a Jarrett, già dalla prima traccia “Cold Brewed” dal climax sospeso nella quale il musicista introduce l'uso del sintetizzatore che si aggiunge ai suoi pregevoli fraseggi sulla tastiera acustica. Grande il lavorio sulle quattro corde del contrabbasso di Hébert, pulsante e dialogante mentre Cleaver da par suo cesella ogni passaggio con un accurato e sopraffino drumming. Poi due soffuse ballad “Tan Hands” e “Red House in NOLA” in cui il trio si immerge in un'atmosfera magnificamente aderente al modus operandi di Delbecq. Si passa dalle dinamiche fluide e contrappuntate di “Holy Trinity” prima di arrivare al già citato rifacimento di “Just A Closer Walk With Thee” in cui trovano naturale esplicazione quegli umori blues, che già mi era apparso di avvertire nel pianismo di Delbecq, durante i brani precedenti. Poi è il clavinet a fare la sua comparsa in “Saints” in totale solitudine e con la timbrica di una marimba o di un xilofono, mentre nella successiva “Sinners” rimane in primo piano ma torna la sezione ritmica. Un album questo Floodstage che potrebbe risultare leggermente ostico ai primi ascolti e non rivelare di contro tutta la sua specifica e singolare bellezza, fortemente insita in ognuno degli episodi che compongono la selezione. E allora, se necessario, provate a perseverare, ascolto dopo ascolto e finirete per appassionarvi.

Giuseppe Mavilla

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