venerdì 1 giugno 2012

There’s Nothing Better To Do


Albert Beger
Gerry Hemingway 

OutNow Recordings


Il sassofonista israeliano Albert Beger e il batterista americano Gerry Hemingway non si erano mai trovati a suonare insieme prima dello scorso 28 novembre 2011. E’ accaduto al Levontin 7 di Tel Aviv   e quando sono saliti sul palco per iniziare il concerto nulla era stato concordato e la performance  si è svolta all’insegna di un’oralità prettamente free. Oggi quell’incontro è immortalato in un’altra delle recenti produzioni dell’etichetta Outnow Recording nata per iniziativa di tre musicisti israeliani: Il sassofonista Yoni Kretzmer e i chitarristi, Yair Yona e Ido Bukelman e di cui già vi ho raccontato in occasione della recensione del cd WatchingCartoons With Eddie di Roy Campbell ed Ehran Elisha edito dalla stessa etichetta. Questo del binomio Beger-Hemingway è un album dall’eloquio intenso già dalla prima traccia “Staying Alert” perché ai due protagonisti sono bastate poche battute per comprendersi e intavolare un dialogo fitto e ricco di inventiva ora dell’uno ora dell’altro nell’ambito di una costante relazione. Un Beger passionale, straripante dai risvolti lirici inaspettati e un Hemingway dal drumming fantasioso, elegante, scoppiettante quando è necessario, ma sempre stilisticamente raffinato e sorprendente. Con “Let go of your mind” la loro foga improvvisativa regala un riff ostinato su un’inedita armonia danzante dal sapore mediterraneo, mentre in “Butterflies” si inventano un intrigante gioco di suoni minimalisti in cui usano anche la voce e che liberano attraverso una ritmica sussurrata contrappuntata dai fraseggi al sax di Beger. Nella penultima “Missing You” invece è un solo tribale di Hemingway a occupare la lunga introduzione che precede l’incursione di Beger in un interplay serrato tra sax e batteria che sfocia nel finale in un viscerale e improvvisato blues.  Improvvisazione estemporanea che libera energia pulsante.



 

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